I libri di Simone Bennati, blogger e web designer

Simone Bennati, professione web designer e fondatore di Bennaker.com, non utilizza mezzi termini per spiegare o fare una riflessione sui temi che gli competono, almeno questo mi è parso di vedere leggendo i suoi post. Uno dei più interessanti e pertinenti in questo contesto è Le parolacce sono ancora un tabu nella comunicazione?

C’è modo e modo di dire le cose e Simone ne ha scelto uno che a prima vista può apparire offensivo ma è invece gestito con molta intelligenza, equilibrio e coerenza. E poi, se non gli rompi le balle senza un motivo valido, è di una gentilezza squisita fornendomi il Curriculum Del Lettore che lo rappresenta.


Curriculum Del Lettore di Simone Bennati

Letture e punti di vista di un blogger e web designer

Da Bukowski al #CurriculumDelLettore di Simone Bennati

Allora, ti anticipo subito che a livello d'infanzia e adolescenza non c'è molto da dire, né che io ricordi. Da ragazzino leggevo principalmente romanzi e i fumetti non mi sono mai piaciuti.

Ricordo che a 12 anni, durante il ritiro per la prima comunione, gli altri ascoltavano il prete, io stavo da una parte a leggere Abissi d'acciaio di Asimov.

L'amore per la lettura l'ho sempre avuto, ma i libri che veramente hanno lasciato traccia si concentrano tutti nella fascia 20 - 32 anni. Te li elenco per ordine:

  • Il primo è Esco a fare due passi di Fabio Volo, non il romanziere smielato e banalotto che ha avuto tanto successo, ma quello di qualche anno prima. Una scrittura decisamente più divertente e spensierata, ma comunque non priva di ottimi spunti di riflessione. Grazie a questo libro ho capito che a 30 anni avrei finalmente trovato la mia dimensione di vita. O meglio, sarebbe stata quella dimensione di vita a trovare me. Avrebbe solo dovuto aspettare altri 10 anni circa.
  • Il secondo è L'amore dura tre anni di Frederic Beigbeder, il quale ha scritto solo questo ed un altro libro. Questo testo è di un cinismo totale, assoluto, irrecuperabile. Talmente cinico che sembra... la realtà! O quantomeno quello che è il mio modo di interpretarla, specie se si parla del rapporto amoroso. Un libro crudo perché descrive le cose come sono e non come si vorrebbe che fossero.E il terzo, quindi il più recente è Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino. Vederlo alle prese con la scrittura è stata un'incredibile sorpresa. Per quanto io ami film come Le conseguenze dell'amore, This must be the place e, più di tutti, La grande bellezza, il Sorrentino scrittore mi ha convinto totalmente.
  • Hanno tutti ragione è uno di quei libri che, quando hai finito di leggerli, dici:
«Cazzo! Perché non l'ho scritto io!».

Il personaggio di Tony Pagoda mi rispecchia totalmente sotto infiniti punti di vista. Mentre leggevo, riuscivo a prevedere le sue mosse, provare le sue sensazioni, vivere il suo malessere. Un libro totale per chi vive nella disillusione e cerca conforto nel sapere che non è il solo a farlo».

In seguito è nato un breve scambio di battute perché, anche qui, ignoro completamente i libri citati. Ad eccezione di Fabio Volo del quale avevo letto Un posto nel mondo. Giustamente, Simone Bennati mi ha fatto notare che ognuno ha il suo background culturale e che non si può pretendere di leggere tutto. È più importante, quando si sceglie un libro, affidarsi all’istinto perché solo quello saprà lasciarti dentro qualcosa.