I libri di Luca Borghi: blogger e stratega visual

Appassionato di Digital Marketing, cucina e tutto ciò che ha a che fare con le immagini, Luca Borghi è uno dei blogger che seguo dai tempi di #Adotta1blogger e che mi ha indotta a provare ad utilizzare Pablo (con cui creo le immagini in evidenza di questa rubrica) ad aprire un canale Telegram del blog (se ti va di unirti, mi trovi qui). Insomma, se sono in cerca di novità sul mondo del web e dei social in generale, faccio un salto sul suo blog et voilà, ecco che trovo un vero e proprio manuale, continuamente aggiornato, di istruzioni per definire una strategia visual sui social. Quindi, date tutte le dritte estetiche fornitemi mi sembrava cosa buona e giusta chiedergli se potevo ospitare il suo Curriculum del lettore. Ha accettato, vieni a scoprire i suoi libri?


Curriculum Del Lettore di Luca Borghi

Le letture di un blogger che illustra

#CurriculumDelLettore di Luca Borghi

Che tipo di lettore è Luca Borghi?

Me lo sono chiesto più volte, e le risposte sono state quasi sempre diverse. Credo che leggendo queste parole, molti di voi si ritroveranno in quello che sto per dire.
Durante il corso dell’anno alterno periodi (devo dire molto brevi) in cui non leggo libri, a periodi in cui letteralmente divoro due o tre libri a settimana.

Della mia infanzia ricordo assai poco, gli amici e i parenti mi guardano sempre con sospetto quando in determinate occasioni la mia mente non esplode in mille ricordi meravigliosi da raccontare. Ma tant’è. ;-)

Vi posso dire che non sono mai stato un appassionato di fumetti, ho letto qualche pagina qua e là da cugini e amici che sono appassionati. Niente di più.

Le mie prime letture sono state quelle scolastiche, le più classiche della mia “carriera” di lettore.
Da Il canto di Natale di Charles Dickens, a Marcovaldo di Italo Calvino. Passando per Il piccolo principe, i romanzi di Arthur Conan Doyle (adoro Sherlock Holmes) e le tormentate storie di Giacomo Leopardi. Ed ultimo, ma non ultimo, Il giovane Holden di Jerome Salinger. Impareggiabile, punto.

Successivamente ad un periodo in cui non trovavo alcuno stimolo verso i libri classici intesi nel senso stretto del termine, ho scoperto Stephen King. Come con le ciliege, ho passato in rassegna quasi tutti i suoi lavori. Ho apprezzato anche qualche trasposizione cinematografica, ma nulla a che vedere con la potenza descrittiva di King.

Grazie ad una mia grandissima amica che me lo ha donato, ho riscoperto Gabriel Garcia Màrquez, tramite il famosissimo Cent’anni di solitudine. Una scrittura sagace e pittoresca, che riempie di emozioni ad ogni età.

Durante la mia adolescenza ho scoperto Charles Bukowsky: Factotum, Compagno di sbronze, Donne, Panino al prosciutto, sono i suoi romanzi che ho apprezzato maggiormente. Uno stile di scrittura unico, vero, che definirei quasi “randagio”, che mi ha conquistato subito senza riserve.

Rimanendo in questo filone, non posso non citare il grandissimo Irvine Welsh. Colla, I segreti erotici dei grandi chef, Trainspotting, ma soprattutto il meraviglioso Il lercio. Romanzo che mi ha colpito particolarmente per l’energia e il vigore espressivo che mi ha trasmesso. Per certi versi di ispirazione ad alcuni grandi autori, come il citato Dickens.

Ma con una marcia in più, con un’asprezza e immediatezza che conquistano all’istante.

Saltuariamente amo dedicarmi a romanzi dal tenore più morbido, se così si può dire.
Leggo senza riuscire a fermarmi i lavori di Dan Brown e di Jeffery Deaver.
Adoro perdermi nelle storie di Andrea De Carlo, scrittore che analizza meravigliosamente le dinamiche umane. Con i suoi personaggi mette in evidenza i limiti, le debolezze e i sentimenti legati alla fragilità umana. Ma anche spensieratezze, emozioni e amori.

Un altro autore che ho apprezzato qualche anno fa è Carlos Ruiz Zafon, che mi ha fatto vibrare e sognare con L’ombra del vento e Il gioco dell’angelo. Bellissimi.

Gli ultimi libri che che mi sento di citare sono Il passato è una bestia feroce di Massimo Polidori, Homo pluralis. Come sopravvivere all'evoluzione tecnologica di Luca De Biase, Mondoviaterra di Eddy Cattaneo.
Quest’ultimo vi farà venire una voglia tremenda di prepararvi uno zaino e partire, senza riserve. Siete avvisati! :D

L’ultimo libro che voglio riportare in questo curriculum del lettore è Il cerchio di Dave Eggers, che ho letto con piacere circa un anno fa. Quella che inizialmente sembra la storia di una ragazza in cerca di lavoro, ambiziosa e intraprendente, si trasforma in una storia ricca di interrogativi. Un’indagine raffinata che ci coglie da vicino, che mette in luce le tematiche attualissime legate alla privacy, alla democrazia e dei limiti ( ammesso che ce ne siano ancora..) che attualmente conosciamo.
L’ambientazione? Una grossa azienda il cui motto è condividere sul web qualsiasi esperienza personale, trasmettere in streaming la propria vita….
VI ricorda qualcosa? :D