I libri di Luana Galanti: Blogger e Web Writer Freelance

La cosa bella del Curriculum Del Lettore è che non sai mai chi si proporrà per stilarlo. Da pochissimo ho conosciuto Luana Galanti. Certo, frequentiamo più o meno gli stessi gruppi social ma se non avessi chiesto qualche volontario, non so se avrei avuto la fortuna di conoscere la web writer che ospito oggi. Naturalmente, prima di condividere il suo curriculum del lettore, abbiamo fatto una piccola chiacchierata conoscitiva, ho curiosato sul suo blog (semplice, elegante e, soprattutto, chiaro) e ciò che mi ha colpito di lei è stata la serietà con la quale ha affrontato questa iniziativa, consegnandomi il pezzo prima della data che le avevo proposto e la disponibilità ad adattare il testo secondo le tracce fornite (e quindi ad ascoltare). Il suo Curriculum Del Lettore è unico e speciale e… non vedo l’ora che tu lo legga.


Curriculum Del Lettore di Luana Galanti

Cosa legge una web writer freelance?

Luana Galanti e il suo #CurriculumDelLettore

Ripercorrere la mia vita da lettrice creando un percorso capace di unire titoli e generi molto diversi tra loro è stata prima un’idea intrigante e poi una bella sfida. Per chi, come me, ha fatto delle parole il suo lavoro, leggere è un piacere e una continua fonte di insegnamenti e ispirazioni. Il mio è stato un percorso fatto di alti e bassi, dall’innamoramento iniziale per i libri sono passata a un distacco adolescenziale, per poi riprendere a leggere con più costanza e, ora, a leggere appena ne ho l’occasione. Ma andiamo con ordine, ecco il mio Curriculum Del Lettore.

Infanzia

Quando penso alla mia infanzia e ai libri c’è un titolo che salta subito fuori: è Cuore di De Amicis, il primo libro “vero” che mi hanno regalato. Un libro dalla grande copertina blu, di cui andavo orgogliosissima.

Probabilmente ero più affezionata all’oggetto in sé e all’idea di avere un libro tutto per me che non alla storia. Quella società così formale, borghese e rigida non mi ha mai conquistato del tutto, ma ha avuto il merito di farmi scoprire comunque quanto sia meraviglioso il mondo che si nasconde dietro alle pagine di un libro.

A divertirmi e farmi sognare sono state invece qualche tempo dopo le Piccole Donne nate dalla penna di Louisa May Alcott. Non ricordo episodi particolari (ho un’ottima memoria, purché non si parli di trame di film e libri… è un caso grave?) ma è una colonna portante dei miei primi anni da lettrice.

Il terzo libro che ho sfogliato centinaia di volte da bambina è stato Pattini d’argento di Mary Mapes Dodge. Chissà, magari è anche per merito di quel libro che amo i paesaggi del Nord Europa!

Adolescenza

L’adolescenza è stato il periodo meno soddisfacente del mio percorso da lettrice. Spesso i libri letti su suggerimento dei professori di Lettere, anziché incuriosirmi, mi hanno annoiato. Che non si offenda nessuno. Non sono mai riuscita ad andare oltre i primi capitoli de I Malavoglia di Giovanni Verga e ho trovato di una noia mortale Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Ecco, l’ho detto. Una delle poche eccezioni in quegli anni di “inimicizia” con i libri è stata Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello. Un libro che mi ha sorpreso, incuriosito e stupito.

Ma l’incontro più fortunato tra me e i libri è avvenuto durante l’ultimo anno delle superiori, quando l’insegnante di italiano ci propose delle letture extra rispetto a quello che era il programma scolastico. Delle letture che avevano l’obiettivo di farci scoprire autori contemporanei che altrimenti non avremmo avuto l’occasione di studiare. E così ho fatto la conoscenza di Coelho, di De Carlo, di Baricco.

Tra i tanti titoli suggeriti la mia scelta ricadde su Oceano Mare. Un libro che amo alla follia, ma non è stato amore a prima vista, lo confesso. Tutto di quelle pagine mi lasciava perplessa: i personaggi bizzarri che vivono alla locanda Almayer, la locanda stessa, l’ambiente surreale, lo stile narrativo che non riuscivo a decifrare… Siccome non riuscivo a inquadrarlo, l’ho riletto. E poi di nuovo e poi di nuovo ancora. Credo di averlo letto ormai una decina di volte, rimanendo colpita ogni volta da un passaggio diverso, scoprendo sfumature nel carattere dei personaggi, sottolineando ancora un’altra frase. Se c’è una costante che non cambia nei libri che ho letto è questa: le frasi sottolineate e le note a margine lasciate per ricordarmi di qualcosa. Dopo Oceano Mare ho voluto approfondire meglio la scrittura di Baricco. Ho letto diverse delle sue opere e, tra queste, quella che mi ha conquistato quasi quanto Oceano Mare è stata Novecento. Mi sono ritrovata insieme al protagonista sulla scaletta di una nave, a decidere se scendere o meno, se tuffarsi in un labirinto sconosciuto di strade o se continuare a suonare la propria personale sinfonia sui tasti di un pianoforte di cui conosce tutto.

Giovinezza

Il periodo dell’università non mi ha lasciato molto tempo per le letture. Così, sono finita a leggere alcuni romanzi pescati dalla libreria di mio fratello: thriller, un genere che io non avrei mai scelto di mia iniziativa.

Quando ho preso in prestito Io uccido di Giorgio Faletti ero un po’ scettica, lo ammetto. Il fatto che fosse da tempo in cima alle classifiche di vendita da un lato mi incentivava alla lettura (“se lo leggono tutti, persino in treno alle 6 di mattina, un motivo ci sarà”, mi dicevo), ma dall’altro lato mi faceva temere di trovare un romanzo confezionato ad arte per vendere. Inizialmente l’idea di vedere Faletti nelle vesti di autore non mi convinceva, invece sono rimasta subito piacevolmente colpita dal suo stile. È stato uno dei libri che più mi ha tenuta incollata alle pagine, fino al punto finale. Dal Principato di Monaco che fa da sfondo alla storia narrata da Faletti sono passata alle montagne che sono state teatro della Resistenza italiana. Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio mi ha permesso di avvicinarmi alle difficoltà, alle paure e ai sogni di una generazione di ragazzi che ha contribuito a rendere libera l’Italia.

Il terzo titolo che ripesco dalla mia memoria è un racconto che si legge in pochi minuti, L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono. Una storia di perseveranza, pazienza, dedizione e visione.

Maturità

Questo è il periodo più interessante, in cui ho sperimentato più generi, letto di più e affinato i miei gusti di lettrice.
Il primo titolo di questo periodo che inserisco nel mio curriculum è Sognando Jane Austen a Baghdad. È un romanzo nato dallo scambio di email che è avvenuto per qualche anno tra le due autrici: una giornalista inglese e un’insegnante universitaria irachena. Sullo sfondo la guerra in Iraq, le difficoltà della vita quotidiana e il desiderio di libertà delle ragazze di Baghdad.

Dopo aver trascorso alcuni mesi in Spagna ho deciso di conoscere meglio la letteratura spagnola. In lingua originale, naturalmente. Sono partita da alcuni autori contemporanei e spero di arrivare presto a leggere anche alcuni classici. Tra i diversi libri letti è L’ombra del vento o meglio, a voler essere più precisi, La sombra del viento, a conquistarsi un posto nel mio curriculum. Ho letto tutti i libri che compongono la trilogia del Cimitero dei libri dimenticati ma L’ombra del vento è quello che ho amato di più. Sì, adoro il modo di scrivere di Zafón!

È il momento di un’altra confessione: io non ho mai amato i fumetti. Non ho mai letto Topolino, per dire (chiedo perdono). È che non mi hanno mai incuriosito. Poi però mi sono imbattuta nelle tavole di Zerocalcare e… Continuo a non leggere Topolino (dai, perdonatemi), ma di Zerocalcare non mi perdo (quasi) niente. Credo sia il miglior interprete della realtà che vive la nostra generazione. Ho letto quattro dei suoi libri e li ho amati tutti. Se dovessi scegliere un solo titolo punterei su La profezia dell’armadillo, un racconto dolceamaro in cui si mescolano sogni, sentimenti e disillusioni.

Chiudo il mio Curriculum Del Lettore con un bonus: un ultimo libro che ho letto qualche mese fa, Semina come un artista di Austin Kleon. Nei suoi 10 brevi capitoli dà tanti piccoli e grandi consigli che trovo possano essere utili per chiunque svolga un lavoro che ha a che fare con la creatività.