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La scuola raccontata da chi la vive
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Benvenuti nel nostro giornalino: una nuova avventura
Ogni scuola è un mondo a sé, un intreccio di storie, passioni, idee e talenti. Con questo primo numero del giornalino d’istituto, che porta il nome della nostra scuola, vogliamo aprire una finestra su questo mondo e dare voce a chi lo abita. È con grande entusiasmo che inauguriamo questa avventura editoriale, con l’obiettivo di informare, coinvolgere e, perché no, divertire tutti voi.
Il nostro giornalino nasce con un intento preciso: creare uno spazio per raccontare e condividere. “La scuola raccontata da chi la vive” è il nostro claim, ma anche la nostra missione. Spazio alle notizie, alla riflessione e al confronto, con una varietà di argomenti che saprà parlare a tutti. Parleremo di attualità, cronaca, politica, scienza e tecnologia, diritti, spettacolo, costume, moda, arte, cultura ma anche di sport, cucina e perfino oroscopi. Non ci sono limiti ai temi che vogliamo affrontare, perché ogni argomento ha qualcosa da insegnare, e ogni punto di vista arricchisce la nostra visione.
Per questo primo numero, siamo particolarmente fieri di presentare la nostra prima intervista: quella con la preside del nostro istituto. È un’occasione per scoprire il suo punto di vista sul valore della scuola, sulle sfide quotidiane e sulle prospettive future. Iniziare con le sue parole significa partire da chi guida questa comunità, riconoscendo il ruolo centrale che ognuno di noi può avere nel renderla ancora più viva e stimolante.
Tuttavia, un progetto come questo non sarebbe completo senza il coinvolgimento attivo di tutti voi. Questo giornalino è, e vuole essere, di tutta la comunità scolastica. È il luogo dove studenti, docenti e personale possono raccontarsi, esprimersi e condividere ciò che li appassiona. Che si tratti di una notizia, di un’opinione o di una curiosità, qui c’è spazio per tutti.
Infine, vogliamo ringraziare chi ha reso possibile tutto questo. Lavorare a un progetto di questa portata richiede impegno e collaborazione, e la risposta è stata straordinaria. Un ringraziamento speciale va alla preside Sgambato, alla DSGA e a tutto il personale scolastico, il cui sostegno e dedizione hanno contribuito in modo fondamentale alla realizzazione di questa iniziativa.
Siamo solo all’inizio, ma il nostro entusiasmo ci spinge a credere che questo giornalino sarà un punto di riferimento per l’intera scuola.
Buona lettura a tutti e… benvenuti nella nostra avventura, dove “la scuola raccontata da chi la vive” prende vita ogni giorno.
Proff. Annamaria Petriccione e Domenico Cortese
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Il 20 Gennaio 2025, alla cerimonia dell’insediamento del secondo mandato di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti, durante il suo discorso, a seguito della proclamazione a capo del Doge, un nuovo Dipartimento per l'efficienza governativa, ha portato la mano destra in alto in modo inclinato, ricordando il saluto utilizzato dalle truppe fasciste e naziste durante la Seconda Guerra Mondiale, gesto molto simile al noto saluto romano.
Musk ha ricevuto molte critiche e accuse, motivate da quel che sono le sue idee controverse che ha sempre portato avanti, specialmente sul social media X (ex Twitter), di sua proprietà. Il patron di Tesla ha idee fortemente di destra, contrastando la democrazia, come si evince nella sua critica contro i giudici italiani che hanno bloccato la politica di rimpatri ritenuta fondamentale dal Governo italiano. Ritiene, proprio per questo, che la magistratura sia un ostacolo operativo, non preoccupandosi dell’equilibrio tra poteri democratici, né del ruolo delle istituzioni e la loro interazione.
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Nonostante ciò, Elon Musk, non è di sicuro solo un personaggio negativo per la nostra società: fondatore di Tesla, è stato il primo a rivoluzionare il mondo dell’elettrico e delle macchine a guida autonoma. Per quanto riguarda il primo punto, grazie alla sua rivoluzione sulle macchine elettriche, promuovendo l’utilizzo di energie rinnovabili per creare l’alimentazione di quest’ultime, è riuscito a rivoluzionare il mondo dei motori, spingendo note case produttrici a seguire il suo esempio e a portare avanti studi in questo campo. Tutto ciò ha permesso di ridurre le emissioni dovute al traffico dei veicoli.
In Tesla, inoltre, l’assemblaggio delle macchine è completamente robotizzato. Il campo della robotica è in pieno sviluppo al giorno d’oggi, a pari passo con l’intelligenza artificiale, si comincia a parlare di veri e propri umanoidi, pensanti, in grado di replicare espressioni, mostrare emozioni e, semplicemente guardando, imparare azioni e procedimenti umani.
L’avvicinamento di Musk al campo dell’intelligenza artificiale non comincia qui però, infatti sempre lui ha co-fondato OpenAI con l’intento di sviluppare un’intelligenza artificiale sicura e benefica per l’umanità. Successivamente, ha lanciato xAI, una startup focalizzata sulla creazione di un’IA generativa che possa competere con le offerte esistenti, come ChatGPT.
L’imprenditore sudafricano non si è fermato all’applicazione dell’intelligenza artificiale sui veicoli terrestri, e alla Terra stessa, con SpaceX ha rivoluzionato l’industria aerospaziale, sviluppando razzi riutilizzabili. Quest’ultimi sono dotati di molteplici motori che, grazie all’IA permettono al primo stadio del razzo (il quale solitamente si disintegra dopo il lancio in caduta libera verso la Terra) di ritornare alla base di lancio e essere riutilizzati per altre missioni. Si sono così ridotti i costi dei viaggi spaziali di circa il 30%.
Altre importantissime novità che ha introdotto includono Neuralink, una società di cui Musk è il fondatore che si sta impegnando nella creazione di interfacce cervello-computer ad alta velocità per aiutare le persone affette da disabilità neurologiche e potenzialmente migliorare le capacità umane. Di recente l'azienda ha ricevuto il via libera per avviare test clinici sugli impianti Neuralink. In sintesi possiamo osservare che l'avanzamento dell'intelligenza artificiale sta rivoluzionando diversificati settori come l'automotive e la medicina fino alla finanza e all'intrattenimento. Per quanto riguardano le azioni intraprese da Musk riguardanti tali settori mirano ad assicurare che lo sviluppo dell'AI avvenga nel rispetto etico e responsabile al fine di massimizzare i benefici per la società. Nonostante le polemiche degli ultimi tempi sull'argomento, l'influenza di Elon Musk nell'ambito della tecnologia e dell'innovazione rimane innegabilmente importante e riconosciuta. Le sue società si impegnano costantemente nel superare i limitati attuali, promuovendo la rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo attualmente.
Francesco Bernardo
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Squid Game is one of the most famous shows on Netflix, released in 2021, and it almost turned the entire film industry upside down. It broke viewership records in just one week. The games, costumes, and music from the show became the main themes for memes and challenges across all the world. But why did this series attract so much attention? Let’s discover it together!
What is Squid Game about?
Even though Squid Game is a fictional story, the concept is based on real-existing Korean old games. But the series isn’t as innocent as it might seem at the first impact. 456 people, all struggling financially, get invited to take part in a mysterious game where the grand prize is 45.6 billion won (30.148.120.80 euro). Up to this point, everything seems normal, you just need to survive six rounds based on children’s games. But there’s a huge twist: if you lose, you leave the game, but you don’t just leave, you lose your life. For every player who dies, the prize money increases by 1 million won. The further you go, the bigger your chances of winning the huge prize, then more grows the temptation to help someone to get eliminated.
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But is the idea really that original? Actually, survival games have existed long before Squid Game. We even have examples in history, like gladiator fights in ancient Rome, where people fought for their lives just to entertain the public. Or, for example, in some countries, there are trash TV shows where people take part in cruel games testing their strength both mental and physical. So, Squid Game just took all these already famous themes and adapted them to modern reality.
Why is Squid Game
so catchy?
What makes it so interesting, is more than just the action and the bloody games. The series touches the viewer’s soul by raising important social issues, like the social gap between rich and poor people. The players in Squid Game are all people who have found themselves in a tough financial situation. Meanwhile, the organizers of the game are rich people who see these kinds of games just as a way to entertain themselves. The competition for survival in Squid Game reminds us the way people fight for things in real life: jobs, money, a place to live and it shows that sometimes life is cruel, not always someone who follows the rules wins, but it’s rather the one who cheats, it’s about trusting only yourself to improve your life. Another theme is the illusion of choice. The players could have left the game after the first round, but they return, believing their lives are as hopeless as the possibilities to win the mortal game. So, they keep playing for the money. This theme really shows how sometimes people feel they have no real choice in life, especially when they are pushed to the edge. These themes make the show not just intriguing, but also relatable, as viewers can connect with the characters in some way. It makes you think about what would you do if you were in their shoes. Would you survive? Could you trust anyone?
What impact did
the series have on the world?
After Squid Game came out, its influence went beyond Netflix. The costumes worn by the players and workers; green for the players and red for the guards, became popular at cosplay parties and even in real life. Some big brands like Puma even collaborated with Netflix to create collections that included elements from the show. The games from the series became trendy challenges on TikTok, where people tried to play them to see if they could win, so imagining their possibilities to survive.
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The series also had a big impact on the film industry, with some shows starting to include similar themes. For example, we saw a reality show, Squid Game: The Challenge, where people from all around the world participated (but luckily, without the deaths). The series also sparked a lot of interest in South Korean culture, and many people began exploring other Korean shows, music, and even learning the language.
Why is the series so catchy?
Squid Game grabs attention with its unique atmosphere and shocking plot-twists. The contrast between childlike games and the brutal violence is a mix that reminds us that real life isn’t always as innocent as it seems in childhood. It is also very intriguing to observe the characters and their development. We see friendships becoming rivals, alliances being made, and betrayal. Some characters reveal their true selves in surprising ways. It also raises the simple human interest making zourself questioning: What would I do to survive? Can I trust anyone in that situation?
The second season became even more intriguing and tense. We won’t spoil anything, but we’ll just say that there are a lot of shocking plot-twists. Fans are now eagerly waiting for the third season, which, according to rumors, might come out at the end of June this year. Are you curious about how the story will end? Which themes caught your attention while watching? Or did you notice any other themes? Do you have any theories about how the show will end?
Erika Aleksandra Markova
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Se vi siete mai chiesti cosa passa nella testa di chi insegna religione a scuola, abbiamo la risposta! Abbiamo fatto una chiacchierata con due professori di religione, la professoressa Sorice Olimpia e il professor Piscitelli Lucio, per scoprire qualcosa di più su di loro, ma anche su come vedono questa materia e il rapporto con gli studenti. Le loro risposte? Un mix di riflessioni profonde e curiosità sorprendenti.
La professoressa Sorice ci confida che il suo primo ricordo non è stato positivo: “Le lezioni erano tenute dai preti e questo, invece di avvicinare, creava una certa distanza. Manca quel coinvolgimento che oggi cerchiamo di creare”. Il professor Piscitelli, invece, racconta di avere un ricordo piacevole, ma anche lui ammette: “Le lezioni di allora sembravano catechismo, e non si possono paragonare alle lezioni che facciamo oggi”.
Alla domanda su quale superpotere sceglierebbero, le risposte sono molto diverse. La professoressa Sorice sogna di “far appassionare i ragazzi allo studio” o “di viaggiare senza pagare” – il secondo decisamente un desiderio condiviso da molti! Il professor Piscitelli, invece, sorprende: “Nessun superpotere. Credo che la competizione, anche con noi stessi, sia fondamentale per crescere”.
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Chi non vorrebbe fare una lezione con un ospite speciale? La professoressa Sorice inviterebbe Sant’Agostino: “Un uomo che ha saputo cambiare e reinventarsi. Penso che potrebbe affascinare moltissimo”. Il professor Piscitelli, invece, sceglierebbe Don Milani, un sacerdote visionario e spesso incompreso: “Era sempre un passo avanti, un vero innovatore”.
Entrambi condividono messaggi profondi. La professoressa Sorice ci riporta un consiglio di sua madre: “Quando cadi, non pensare alla caduta, ma concentrati sull’alzarti e andare avanti”. Il professor Piscitelli, invece, punta tutto sull’autenticità: “Essere noi stessi e formare la nostra personalità. Solo così possiamo essere imbattibili”.
La professoressa Sorice vorrebbe sentirsi chiedere: “Come intende insegnare la religione a scuola?” E spiega: “Mi piacerebbe partire da argomenti generali, come la letteratura o la storia, per arrivare a parlare di religione in modo più culturale e completo”. Il professor Piscitelli, invece, desidererebbe sentirsi domandare: “Perché fare questa professione?” La sua risposta è chiara: “Perché oggi si stanno perdendo molti valori. Vorrei aiutarli a riscoprirli”.
Entrambi i professori concordano su un punto: se non insegnassero religione, insegnerebbero filosofia. “È la materia che ti aiuta a capire chi siamo, cosa siamo stati e cosa potremmo diventare”, dicono.
C’è una cosa che entrambi vorrebbero far capire ai loro alunni: l’ora di religione non è solo un’ora di lezione, ma un’occasione unica per arricchire la propria formazione personale. È una finestra per aprire la mente, per riflettere e per discutere di valori che contano.
Lo sapevate che entrambi hanno studiato giurisprudenza prima di appassionarsi alla teologia? La professoressa Sorice inizialmente voleva lavorare come avvocato con suo padre, ma poi si è innamorata della teologia e ne ha fatto la sua strada. Il professor Piscitelli, invece, ha scoperto questa passione quasi per gioco, con un amico.
Francesco Bernardo, Giovannina Cimmino e Carmen Ferrara
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Le baby gang napoletane sono gruppi di ragazzini che si riuniscono per compiere atti criminali e vandalici contro lo Stato e contro persone nella maggior parte dei casi innocenti.
Innocenti, come il caso di Santo Romano, ucciso mentre cercava di placare una discussione banale, nata da un semplice pestone sulla scarpa. Santo Romano è l’ennesima persona uccisa da questi ragazzini che scendono armati dalle proprie case senza avere controllo e compiendo atti bruttissimi senza rendersi conto del dolore che causano alle famiglie e agli amici. Episodi del genere generano paura e insicurezza tra i cittadini, tanto che molte famiglie temono di far uscire di casa i propri figli.
Il messaggio che questi ragazzi dovrebbero comprendere è che la vita è preziosa e ha un valore inestimabile. Non si può toglierla per sciocchezze o per dimostrare superiorità. L’odio e la violenza distruggono vite e privano tanti giovani della possibilità di costruire il proprio futuro, trovando un lavoro e vivendo onestamente, invece di lasciarsi trascinare dalla criminalità, che non porta da nessuna parte.
Giovanni Pascarella
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Negli ultimi tempi gli smartphone sono diventati uno strumento vitale, senza di essi siamo persi, siamo perennemente collegati al mondo virtuale, le nostre abitudini e i nostri modi, gli atteggiamenti, le relazioni personali, la velocità e la semplicità nel comunicare sono infatti cambiati.
I social e i messaggi istantanei ci fanno rimanere in una costante connessione con tutto il mondo, per poter parlare con qualcuno basta un click: Sono stati fatti molti progressi e passi avanti, portando innovazioni, miglioramenti e vantaggi, ma hanno portato anche lati negativi, uno dei quali è l’impazienza dell’attesa: non siamo più in grado di aspettare, i messaggi e le risposte avvengono nell'arco di secondi, questo ha portato a conversazioni più spontanee, ma spesso quando non si riceve risposta in poco tempo si va in ansia, la frustrazione cresce, la nostra capacità di attendere è scesa, così come la soglia di attenzione.
Scrivere le lettere richiedeva una maggiore riflessione, una cura nelle parole usate e bisognava attendere la risposta, le comunicazioni non erano superficiali, si desiderava la risposta e la si aspettava con piacere.
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I social possono diventare una dipendenza: si passano ore ed ore a scorrere tra i video senza uno scopo, perdendo tempo che potrebbe essere dedicato ad attività più importanti. Inoltre, i giovani, soprattutto, tendono poi a confrontarsi con le immagini pubblicate online, che spesso sono idealizzate e non inerenti alla realtà che ci circonda. Ciò provoca in loro un senso di inadeguatezza, ansia, paura, stress, bassa autostima e solitudine. Infatti, nonostante la connessione costante globale, ci si può trovare in un isolamento sociale, le interazioni online non possono sostituire quelle dal vivo, ed i ragazzi possono sentirsi più soli o alienati. queste piattaforme possono diventare anche luoghi di scambio di disinformazioni, notizie false con persone facilmente influenzate e terreno fertile per cyberbullismo e rischi di privacy.
Ci sono però anche effetti positivi: la connessione facile con tutto il mondo abbatte il tempo e il luogo, le notizie vengono diffuse rapidamente ed in tempo reale e sono un potente strumento educativo. In futuroriscontreremomolte novità, passi avanti, il mondo diventerà completamente digitalizzato.
Bisogna quindi trovare un equilibrio tra mondo digitale e reale: dobbiamo imparare a sfruttare i vantaggi della tecnologia senza esserne sopraffatti, essere consapevoli degli effetti negativi, cercando di limitare il tempo che trascorriamo sui social e dando maggiore importanza alla comunicazione reale e alla capacità di concentrarsi.
Luna Fucci
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Negli ultimi anni, la comunità LGBTQIA+ in Italia ha vissuto momenti di conquista ma anche battute d'arresto nella lotta per il riconoscimento dei diritti. Mentre l’opinione pubblica sembra essere sempre più aperta e solidale, il dibattito politico e sociale spesso rivela difficoltà strutturali nell’attuazione di politiche inclusive. In questo articolo, analizziamo alcune delle principali questioni che interessano la comunità LGBTQIA+ nel nostro Paese, il contesto legislativo, le sfide quotidiane e il ruolo della società civile.
Un percorso legislativo incompleto
In Italia, le unioni civili per coppie dello stesso sesso sono state introdotte nel 2016 con la Legge Cirinnà, che ha rappresentato un passo fondamentale per il riconoscimento dei diritti della comunità LGBTQIA+.
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Uno dei momenti più discussi degli ultimi anni è stato l’affossamento del Ddl Zan nel 2021. Il disegno di legge, che mirava a introdurre maggiori tutele contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere, è stato bloccato in Senato tra polemiche e accuse di strumentalizzazione politica. L’assenza di una normativa nazionale contro l’omotransfobia continua a lasciare molte persone LGBTQIA+ prive di adeguate tutele legali, esponendole a discriminazioni e violenze. Nonostante la mancata approvazione del ddl Zan, diverse amministrazioni locali hanno adottato regolamenti specifici per contrastare l’omotransfobia e promuovere l’inclusione. Città come Milano, Bologna e Torino si sono distinte per iniziative di sensibilizzazione e per il sostegno alla comunità LGBTQIA+. Tuttavia, senza un intervento a livello nazionale, le protezioni offerte variano da regione a regione, creando disparità significative sul territorio italiano.
Un altro nodo cruciale nella battaglia per i diritti LGBTQIA+ è la rappresentazione nei media e nei programmi scolastici. Attualmente, l'Italia non prevede un'educazione affettivo-sessuale nelle scuole che includa specificamente le tematiche LGBTQIA+. La mancanza di formazione e sensibilizzazione nelle aule scolastiche lascia spazio a pregiudizi e disinformazione, alimentando episodi di bullismo e discriminazione. Allo stesso tempo, la presenza di personaggi LGBTQIA+ nei media è aumentata, ma spesso la rappresentazione è ancora stereotipata o limitata a ruoli marginali. Film, serie TV e programmi di intrattenimento stanno lentamente contribuendo a normalizzare la diversità, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Il coinvolgimento delle istituzioni educative e dei media in un progetto di sensibilizzazione più ampio potrebbe avere un impatto significativo nella lotta contro l’omotransfobia e nella promozione dell’inclusione.
Nonostante le difficoltà, la comunità LGBTQIA+ italiana continua a lottare per il riconoscimento di diritti fondamentali. Le associazioni e i movimenti per i diritti civili sono sempre più attivi nel promuovere campagne di sensibilizzazione, organizzare eventi come il Pride e fornire supporto legale e psicologico alle persone LGBTQIA+ in difficoltà. Uno dei principali obiettivi per il futuro è ottenere una riforma legislativa che garantisca il matrimonio egualitario e la piena parità di diritti per le famiglie arcobaleno. Inoltre, è essenziale che venga approvata una legge efficace contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere, affinché nessuna persona debba vivere nella paura di subire violenze o ingiustizie a causa della propria identità. L’Italia ha fatto alcuni passi avanti nel riconoscimento dei diritti LGBTQIA+, ma resta ancora molta strada da fare. Le sfide riguardano non solo il contesto legislativo, ma anche quello culturale e sociale. È fondamentale un impegno collettivo da parte delle istituzioni, del mondo dell’educazione e della società civile per garantire un futuro più inclusivo e rispettoso delle differenze. Solo attraverso un cambiamento strutturale e culturale sarà possibile costruire un Paese in cui ogni persona possa vivere liberamente e senza discriminazioni.
Carmen Ferrara
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Febbraio è il mese perfetto per ricordare quanto sia importante il diritto di voto, soprattutto per le donne. Sono passati 79 anni da quando, in Italia, le donne hanno ottenuto il diritto di votare per la prima volta, un traguardo che ha cambiato la storia del nostro Paese. Non troppo tempo fa, in molte parti del mondo, le donne non potevano esprimere la propria opinione politica. Gli uomini pensavano che la politica fosse "troppo complicata" per chi, ogni giorno, gestiva la casa e la famiglia. Era uno scandalo solo immaginare una donna alle urne!
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Ecco, le stelle hanno parlato! Ora non vi resta che ascoltarle... o almeno provarci! Se qualcosa non dovesse andare come previsto, tranquilli: sono solo "consigli cosmici". Ma ricordate, l'universo ha sempre la sua ragione. Buon febbraio a tutti, tra risate, riflessioni e un pizzico di magia astrale! 🌟
Ecco cosa dicono le stelle per te:
La tua energia è instancabile e ti lanci verso ogni obiettivo con entusiasmo. Ma rallenta un attimo: leggere con attenzione le consegne (o ascoltare meglio le spiegazioni) potrebbe risparmiarti qualche figuraccia. La velocità è utile, ma la precisione fa la differenza!
Parola d'ordine: Rallentare.
La tua pazienza è leggendaria... quando ti chiedono di ripetere per la terza volta un concetto respira e ricorda che la calma è la tua forza. Ricordate: non confondete un Toro calmo con un Toro indifferente.
Parola d'ordine: pazienza
Sei un maestro nel dividerti tra mille attività. Ma anche tu hai bisogno di fermarti ogni tanto! Una pausa rigenerante potrebbe aiutarti a fare ordine tra tutte le tue idee geniali.
Parola d'ordine: Chiarezza.
Sei il custode del gruppo, il cuore pulsante che tiene tutto insieme. Sei una guida naturale, ma non devi portare il peso del mondo sulle spalle. Condividere il carico non diminuisce la tua forza: rende tutto più sostenibile per te e per gli altri.
Parola d'ordine: Supporto.
Hai una presenza che non passa inosservata e un carisma che illumina chi ti circonda. Tuttavia, ricorda che una classe o un team funziona al meglio quando tutti si sentono inclusi. La vera grandezza non è brillare da solo, ma far risplendere chi è accanto a te.
Parola d'ordine: Inclusione.
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Quella check-list non avrà mai pace, vero? Ogni tanto, però, lascia che il caos faccia il suo corso. Il disordine, che sia nella scrivania o nel cervello, è un ottimo generatore di idee brillanti.
Parola d'ordine: Creatività.
Cerchi sempre l’equilibrio perfetto, sia nei voti che nella vita personale. Ma attenzione: non confondere armonia con perfezione. Qualche piccola imperfezione può essere il punto di partenza per crescere e migliorare.
Parola d'ordine: Accettazione.
Attenzione: non tutti hanno il tuo stesso ritmo o profondità. Impara a dosare la tua energia e a scegliere i momenti giusti per affondare il colpo. Con il giusto equilibrio, diventi irresistibile.
Parola d'ordine: Strategia.
Il tuo spirito curioso e la tua voglia di esplorare nuove idee sono contagiosi. Attent* però a non perdere di vista il tema principale: ogni avventura, anche didattica, ha bisogno di una meta chiara.
Parola d'ordine: Direzione.
Sei un esempio di dedizione e determinazione, ma anche tu hai bisogno di una pausa ogni tanto. Non tutto è una montagna da scalare. Fermati a goderti il panorama e ricorda che anche il relax è produttivo.
Parola d'ordine: Respiro.
Sei l’innovatore, quello che rompe gli schemi. Attenzione, però, a non rompere anche la pazienza di chi non ti segue al tuo ritmo. Ogni rivoluzione ha bisogno di alleati, non di sudditi.
Parola d'ordine: Collaborazione.
Parola d'ordine: Concretizzazione.
Giovannina Cimmino
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Nel cuore di Arienzo, un piccolo paese del comune di Caserta, nasce il Real Arienzo, una squadra calcistica nata dalla fusione di tre storiche realtà: A.C. Costa, Real Suessola e A.C. Arienzo. Questa unione ha dato vita a un progetto ambizioso, volto a valorizzare il calcio locale. I colori sociali del Real Arienzo sono il rosso e blu, attualmente è affiliato alla Sampdoria. Nella stagione 2022/2023 il Real Arienzo ha partecipato al Campionato di Seconda Categoria Girone B, distinguendosi con una performance notevole: su 28 partite disputate, la squadra ha ottenuto 20 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte, totalizzando 64 punti e segnando 80 gol. Questi risultati hanno permesso al Real Arienzo di essere promosso in Prima Categoria nella stagione 2024/2025.
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LA SVEGLIA DEL LUNEDI'
Drin drin drin…SVEGLIA, è tardi!
Non avere fretta diceva il Leopardi.
“Uffa, che pesantezza!” dice la mente
mentre scivoli dal letto lentamente.
Il lunedì è sempre un dramma
per chi va a scuola e legge il programma.
La sveglia del lunedì
non è la stessa di ogni dì.
Dopo due giorni di cene, merende e stravizi
potresti non sentirti in forma per i nuovi inizi.
Una nuova settimana sta per iniziare
per questo ti devi presto ricaricare.
Basta un sorriso e un buongiorno
per rallegrarti tutto il giorno.
Dai, il lunedì non è così brutto!
Ci vuole sempre un po' di speranza in tutto.Paolo Vigliotti
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Qual è stato il suo primo pensiero quando ha saputo dell’idea di un giornalino scolastico online? Pensa che possa diventare uno strumento utile per dar voce agli studenti e valorizzare la loro creatività?
È uno strumento validissimo. In realtà, il giornalino c’è sempre stato: il nostro vecchio vicepreside coordinava un gruppo di ragazzi per portarlo avanti. Quest’anno, però, l’abbiamo reso ancora più sistematico, ed è sicuramente un’ottima iniziativa. Il giornalino spinge i ragazzi a scrivere e dà loro una voce, che è una cosa importantissima. Loro hanno già voce con l’assemblea e i rappresentanti, ma anche il giornalino può liberare tutta la vostra creatività e voglia di comunicare, sia per raccontare ciò che va bene, sia per esprimere ciò che non va, ovviamente.
Quali sono, secondo lei, i punti di forza del nostro istituto? Come questi possono contribuire alla crescita culturale e personale degli studenti?
I punti di forza del nostro istituto sono prima di tutto i nostri ragazzi, che sono fantastici e meravigliosi. In più, sono ospitati in una scuola moderna, con strutture all’avanguardia e laboratori ben attrezzati. Un altro punto fondamentale è rappresentato dai professori, che li guidano come ottimi allenatori. Ma forse il vero elemento distintivo della nostra scuola rispetto alle altre è l’attenzione alla persona: qui ogni studente è considerato per ciò che è, non solo per il cognome o un numero, ma come individuo unico.
Ogni scuola si trova a fronteggiare sfide e difficoltà: quali sono i principali problemi che ritiene urgente affrontare nella nostra realtà scolastica? E quali strategie si stanno adottando per risolverli?
Tra i problemi principali c’è sicuramente la necessità di far comprendere a tutti l’importanza del rispetto delle regole. La maggior parte degli studenti lo capisce, ma c’è una piccola percentuale che fatica a farlo. Spesso questo deriva non da una mancanza loro, ma da un’educazione ricevuta improntata su modelli meno rispettosi, magari più legati a punizioni o a dinamiche conflittuali. È fondamentale trasmettere che il rispetto nasce dal dialogo e dalla consapevolezza che le regole esistono per tutelare tutti. Attraverso il confronto possiamo aiutare anche questi studenti a comprendere e crescere.
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Come vede il futuro del nostro istituto nei prossimi anni? Quali sono gli obiettivi principali che la scuola si propone di raggiungere per migliorare l’esperienza formativa degli studenti? Il nostro istituto ha subito una trasformazione significativa negli ultimi anni, arricchendosi di un’offerta formativa molto valida. Abbiamo introdotto nuovi indirizzi come il liceo, il socio-sanitario, il percorso quadriennale e, più di recente, l’agrario. Questo ci ha reso un vero polo culturale per il territorio, anche se a volte, purtroppo, non viene riconosciuto appieno a livello locale. È il classico caso del proverbioNemo propheta in patria: fuori siamo apprezzati e riconosciuti, ma è fondamentale che anche qui si comprenda quanto la nostra scuola sia un punto di riferimento culturale e formativo per l’intera Valle di Suessola. Il mio desiderio più grande? Il successo formativo dei nostri studenti. È una gioia vedere che stanno ottenendo risultati eccellenti: molti di loro stanno andando benissimo all’università, frequentano facoltà come giurisprudenza, medicina ed economia; altri si stanno affermando nel mondo del lavoro, con assunzioni di rilievo, ad esempio a Modena, nel campo del meccanico e del chimico. Il mio obiettivo è che possano avere sempre più successo e realizzarsi, sia professionalmente che personalmente. Questo è ciò che davvero conta.
C’è una domanda che avrebbe voluto le facessimo e a cui vorrebbe rispondere?
Forse avrei voluto che mi chiedeste se sono contenta di come sta andando la scuola. La mia risposta è sì, ma con una piccola nota: vorrei sempre qualcosa in più. In particolare, desidererei una maggiore partecipazione da parte di tutti, soprattutto dei ragazzi, non solo alle attività scolastiche, ma anche alla vita democratica della scuola. Mi piacerebbe vedere più coinvolgimento durante le assemblee e un maggiore senso civico, un impegno più profondo verso il rispetto delle regole e verso la comunità scolastica. Perché è attraverso la partecipazione attiva che si costruisce una scuola davvero viva e un’esperienza educativa completa.
Prof. Domenico Cortese
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Benvenuti nella nostra nuova rubrica di viaggi del giornalino scolastico del Majorana Bachelet! Ogni mese vi accompagneremo alla scoperta di una meta diversa, suggerendo destinazioni perfette in base al periodo dell’anno.
Per inaugurare questa rubrica, abbiamo scelto la Lapponia, una regione dell’Europa Settentrionale situata oltre il Circolo Polare Artico, il cui territorio si estende tra Norvegia, Svezia, Finlandia e Russia. Questo è il luogo magico delle notti perenni, dove è possibile fare escursioni per poter ammirare la magia dell’aurora boreale ed il luogo in cui, in estate, il sole rimane costantemente sopra la linea dell’orizzonte, dando vita a spettacoli mozzafiato. Se ti stai chiedendo dove alloggiare, per risparmiare, ti consigliamo degli appartamenti, su booking ci sono diverse alternative da 100 € a notte, se invece vuoi dormire in una cupola di vetro, i prezzi si aggirano intorno ai 400 € a notte.
La Lapponia è un’area scarsamente popolata, nota per la natura selvaggia subartica, Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di numerose colline alberate denominate “tunturi”. Gli animali tipici sono le renne, gli orsi, i lupi ed i ghiottoni, infatti nei mesi Dicembre-Marzo sono presenti tra le strade gli Alaska, che vengono lasciati liberi, pagando una quota potrete fare un giro con loro e soprattutto ammirare la bellezza del paese. Un’altra avventura da non perdere sono le saune, una parte importante della cultura della Lapponia finlandese. Unasavusauna(sauna del fumo) è un tipo speciale di sauna finlandese riscaldata dalla combustione della legna. Una grande stufa pompa il fumo caldo nell’aria fino al raggiungimento di una certa temperatura, il fumo viene quindi rilasciato e il calore residuo mantiene calda la sauna. Dopo esserti perfettamente riscaldato, il passo successivo è immergerti in un bagno ghiacciato. Si dice che aumenti il flusso sanguigno e i livelli di endorfine. Questa attività è una delle cose più popolari da fare in Lapponia finlandese in inverno. Speriamo che questo articolo vi abbia incuriosito e che un giorno possiate visitare questa terra magica!
Angela Del Prete
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Sei appassionato di astronomia? Se la risposta è sì, allora stai leggendo l’articolo giusto! Forse ti starai chiedendo di cosa parleremo oggi... Beh, lo scoprirai solo continuando a leggere! Dopotutto, se sei qui, significa che l’argomento ti interessa, giusto?
Se siete davvero degli appassionati di astronomia, allora dovete assolutamente conoscere quali saranno gli eventi astronomici che arricchiranno il nostro cielo nei mesi di Febbraio e Marzo! Ecco un elenco degli eventi astronomici da segnare in agenda!
Eventi astronomici di Febbraio
Nettuno e Venere vicini - Evento straordinario che ha avuto luogo il 1° febbraio, poco dopo il tramonto. Te lo sei perso? Tranquillo, che sarà ancora visibile nei giorni successi del mese!
La Luna vicino alle Pleiadi – Un evento fantastico per chi ama osservare le stelle! Ha avuto luogo il 6 febbraio, circa mezz’ora dopo l’alba!
**CURIOSITA’! Le Pleiadi, note anche come M45-NGC 1432, si trovano nella costellazione del Toro e sono uno dei più incredibili e affascinanti ammassi aperti di stelle, ciò significa che possono essere definiti anche come le “regioni del cielo”. Nella maggior parte dei casi esse sono ben visibili nel cielo, altre volte si confondono con lo sfondo celeste!
Luna Piena = Inutile dire che è uno degli appuntamenti preferiti degli appassionati di astronomia. Un evento in cui è possibile osservare, ma soprattutto ammirare, la bellezza della Luna e le sue sfaccettature. Ha già avuto luogo il 12 febbraio, ma sarà di nuovo visibile il mese prossimo!
La Luna vicino a Spica = Evento astronomico che avrà luogo proprio questa sera, 17 febbraio. Vedremo la congiunzione tra il nostro meraviglioso satellite e Spica, la stella più luminosa della costellazione della Vergine! Per vederla, occhi ad Est/Sud-Est a partire dalle ore 23:00!
Allineamento planetario = Evento imperdibile! Sarà visibile, ad occhio nudo, un allineamento dei seguenti pianeti: Saturno, Mercurio, Venere, Giove e Marte. Avrà luogo il 28 febbraio all’ora del tramonto, più precisamente alle 18:15. Dopo le 19, resteranno visibili solo Venere, Marte e Giove.
Sei appassionato di astronomia? Se la risposta è sì, allora stai leggendo l’articolo giusto! Forse ti starai chiedendo di cosa parleremo oggi... Beh, lo scoprirai solo continuando a leggere! Dopotutto, se sei qui, significa che l’argomento ti interessa, giusto? Se siete davvero degli appassionati di astronomia, allora dovete assolutamente conoscere quali saranno gli eventi astronomici che arricchiranno il nostro cielo nei mesi di Febbraio e Marzo! Ecco un elenco degli eventi astronomici da segnare in agenda!
Eventi astronomici di Febbraio
Nettuno e Venere vicini - Evento straordinario che ha avuto luogo il 1° febbraio, poco dopo il tramonto. Te lo sei perso? Tranquillo, che sarà ancora visibile nei giorni successi del mese!
La Luna vicino alle Pleiadi – Un evento fantastico per chi ama osservare le stelle! Ha avuto luogo il 6 febbraio, circa mezz’ora dopo l’alba!
**CURIOSITA’! Le Pleiadi, note anche come M45-NGC 1432, si trovano nella costellazione del Toro e sono uno dei più incredibili e affascinanti ammassi aperti di stelle, ciò significa che possono essere definiti anche come le “regioni del cielo”. Nella maggior parte dei casi esse sono ben visibili nel cielo, altre volte si confondono con lo sfondo celeste!
Luna Piena = Inutile dire che è uno degli appuntamenti preferiti degli appassionati di astronomia. Un evento in cui è possibile osservare, ma soprattutto ammirare, la bellezza della Luna e le sue sfaccettature. Ha già avuto luogo il 12 febbraio, ma sarà di nuovo visibile il mese prossimo!
La Luna vicino a Spica = Evento astronomico che avrà luogo proprio questa sera, 17 febbraio. Vedremo la congiunzione tra il nostro meraviglioso satellite e Spica, la stella più luminosa della costellazione della Vergine! Per vederla, occhi ad Est/Sud-Est a partire dalle ore 23:00!
Allineamento planetario = Evento imperdibile! Sarà visibile, ad occhio nudo, un allineamento dei seguenti pianeti: Saturno, Mercurio, Venere, Giove e Marte. Avrà luogo il 28 febbraio all’ora del tramonto, più precisamente alle 18:15. Dopo le 19, resteranno visibili solo Venere, Marte e Giove.
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La Luna vicino alle Pleiadi 2 = Eh sì ragazzi, avete letto bene! Se non siete riusciti a godervi lo spettacolo della congiunzione tra Luna e Pleiadi a febbraio, niente paura! Il 5 marzo dalle ore 19:00 alle ore 00:00, il nostro satellite sarà ancora più vicino all’ammasso di stelle!
Eclissi Lunare (Luna di Sangue) = L’Eclissi lunare è uno degli eventi piu’ suggestivi in assoluto! Questa sarà visibile il 14 marzo dalle 6:09 alle 6:25!
**CURIOSITA’! = Con l’Eclissi Lunare il nostro satellite naturale viene inghiottito dall’ombra della Terra e cambia colore in rosso
Questi erano solo alcuni degli eventi astronomici dei mesi di febbraio e metà marzo! Adesso vi lascio con una fantastica foto del giorno della NASA! Ci vediamo il prossimo mese con altre novità astronomiche
Didascalia: NGC 2261, nota come Nebulosa Variabile di Hubble, è una nube interstellare di polvere e gas che cambia aspetto rapidamente, anche in poche settimane. Situata a 2500 anni luce di distanza, è illuminata dalla stella R Monocerotis, da cui si apre a ventaglio. La sua variabilità è attribuita a densi nodi di polvere che, passando vicino alla stella, proiettano ombre in movimento sulla nebulosa. Scoperta oltre 200 anni fa, fu studiata da Edwin Hubble all'inizio del XX secolo.
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Cari lettori, fermatevi un attimo e immaginate un mondo senza meme, senza video divertenti, senza battute virali. Impossibile, vero? Eppure, molto prima che i social rendessero tutto istantaneo, c’era qualcuno capace di far ridere tutta l’Italia con una sola espressione o una battuta ben detta. Quel qualcuno era Totò, il "Principe della Risata". E quale mese migliore di febbraio per riscoprire il suo talento unico?
Antonio De Curtis, meglio conosciuto come Totò, non era solo un attore: era un vero e proprio genio della comicità. Nato a Napoli il 15 febbraio 1898, Totò ha conquistato generazioni intere con il suo stile inconfondibile e la sua irresistibile ironia. Le sue battute erano scintille di intelligenza, i suoi sketch indimenticabili, le sue espressioni così potenti da far ridere anche solo guardandolo.
Eppure, Totò non era mai solo. I suoi film più amati sono stati il risultato di collaborazioni straordinarie con altri artisti eccezionali. Uno di questi era Giacomo Furia, nato ad Arienzo nel 1925. Furia, con il suo volto bonario e il suo talento, ha condiviso con Totò alcune delle scene più iconiche del cinema italiano.
Vi ricordate la scena della pasta in "Miseria e Nobiltà"? Totò e gli altri attori si abbuffano in una sequenza talmente comica da essere rimasta nell’immaginario collettivo per decenni. Ebbene, accanto a Totò c’era proprio Giacomo Furia, con la sua semplicità e la sua bravura, a ricordarci che i capolavori nascono anche grazie al lavoro di squadra.
Furia ha recitato al fianco del Principe in molte pellicole, e il suo contributo è stato fondamentale per rendere ancora più indimenticabili i film di Totò. Il legame tra i due non era solo professionale: insieme, portavano in scena la vera essenza della commedia italiana, fatta di umorismo, intelligenza e un pizzico di malinconia.
Vi sembra che Totò sia lontano dal vostro mondo? Sbagliato! Totò era un innovatore, capace di raccontare con ironia le assurdità della società. Con il suo sarcasmo pungente e la sua genialità, prendeva in giro i difetti del mondo, proprio come fanno oggi i meme o i vostri creator preferiti.
Pensate alla sua celebre battuta: "E io pago!". Non è solo una frase divertente, ma anche una critica intelligente alla burocrazia e alle ingiustizie. Totò sapeva dire con leggerezza ciò che tutti pensavano, senza paura, ma con quella classe che lo rendeva unico.
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Totò e Giacomo Furia ci insegnano qualcosa che non passa mai di moda: la comicità. Per essere grande, non hai bisogno di effetti speciali, ma solo di talento, coraggio e cuore. Le loro storie e i loro film sono un pezzo fondamentale della cultura italiana, un’eredità che ci appartiene e che vale la pena di riscoprire.
Se volete scoprire di più su questa incredibile epoca del cinema, non potete perdervi una visita al Museo di Arienzo, dedicato proprio a Giacomo Furia. Questo piccolo museo custodisce locandine originali, fotografie rare, aneddoti di scena e persino oggetti utilizzati nei film.
Visitare il museo significa immergersi nella storia di un cinema, un’occasione unica per conoscere da vicino l’uomo dietro i personaggi e scoprire nuovi aspetti della collaborazione tra Furia e Totò.
Questo mese, in tutta Italia in particolare ad Arienzo e Napoli, si tengono eventi dedicati a Totò e agli attori che hanno fatto la storia accanto a lui. Tra proiezioni, mostre e incontri, avrete l’occasione perfetta per conoscere i loro capolavori o rivederli con occhi nuovi.
Giovannina Cimmino
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"Risposte senza filtri"
“L’Amore è come un Tuffo"
Se l’amore fosse un tuffo, scommetto che la maggior parte di noi resterebbe sulla riva, guardando gli altri fare il grande salto. E sapete perché? Perché abbiamo paura. Sì, ragazzi, paura. Paura di farci male, paura che l’acqua sia troppo fredda, paura di non essere pronti o che magari non saremo all’altezza. E alla fine ci convinciamo che sia meglio restare fermi. Ma vi svelo un segreto: non lo è. Perché, parliamoci chiaro, non serve un genio per capire che restare sulla riva è comodo, ma credimi, non ti fa crescere. Non ti fa provare quel brivido che arriva quando decidi di buttarti. Non ti fa vivere davvero. Non devi fare il tuffo più spettacolare del mondo, basta provare, anche quando il cuore ti batte come un tamburo e la testa ti urla che “non è il momento giusto!” Ma ricorda, quel momento perfetto non arriverà mai. Cosa c’è di peggio che stare lì a pensare: “E se avessi fatto quel salto?” Quella domanda ti seguirà per sempre, e tu non potrai rispondere perché quel salto non lo hai fatto. La risposta a certe domande è nel momento in cui ti fai coraggio e salti, occhi chiusi, cuore aperto, senza pensare troppo. Lo so, tuffarsi senza guardare sembra da pazzi, ma quando è il cuore a spingerti, non c’è logica che tenga. Non ci sono guide da seguire, non ci sono ricette perfette. C’è solo quel momento che avrebbe potuto renderti felice, ma tu hai deciso di restare nella tua zona di confort. E ti dico una cosa: non esistono tuffi giusti o sbagliati. Esistono solo quelli che ti fanno sentire vivo. E se l’acqua è fredda come pensavi? Chi se ne frega! Esci, asciugati e riprova. Finché non ti va bene. Perché la vera vittoria non è stare fermi a guardare gli altri fare il salto, ma buttarti e
capire che, anche se fa paura, alla fine è stata una figata. Ora ti faccio due domande. Ma prima ricordati una cosa: anche se cadi, anche se ti senti imbarazzato o stupido, quello che ti rimarrà è il ricordo di un tuffo fatto con il cuore aperto E adesso, le domande finali: vuoi davvero sapere se l’acqua è fredda? E se non ti tuffi adesso, quando lo farai?Giovannina Cimmino
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Insulti razzisti a un 17enne giocatore di basket. L’Unar avvia l’istruttoria e riceve la mamma del ragazzo. Di episodi come questi se ne sentono tutti i giorni e in qualsiasi contesto: calcio, basket, scuola, lavoro, commercio, ecc. È arrivato il momento di dire basta a tutte queste discriminazioni. Nel mondo dello sport si è verificato un altro episodio di razzismo, come già accaduto in passato. Lo sport dovrebbe unire persone accomunate dalla stessa passione, ma negli ultimi anni è diventato spesso motivo di risse, discriminazioni, insulti e minacce nei confronti di chi lo pratica. Tutto questo dimostra il fallimento della nostra società, in cui sembrano ormai svaniti valori fondamentali come la solidarietà e la sensibilità, che dovrebbero essere alla base della vita e dello sport stesso. Quest’ultimo, infatti, non è solo competizione, ma anche crescita personale, benessere fisico e miglioramento delle relazioni sociali. Cori razzisti, striscioni offensivi, litigi con persone di diversa nazionalità: tutto ciò rappresenta non solo un fallimento individuale per chi compie tali atti, ma anche della società, che li permette e non fa abbastanza per contrastarli. Purtroppo, episodi simili continueranno a verificarsi, ma se si sensibilizza maggiormente su questo tema e si adottano provvedimenti più severi, si potrà sperare in un futuro migliore, libero da ogni forma di discriminazione.
Vincenzo Mercorio
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Gli alunni del Majorana-Bachelet hanno assistito allo spettacolo PATRIZIO VS OLIVA, il tour di educazione, formazione e valore. Questa iniziativa culturale, che verrà portata in tournée nelle principali città italiane, ha come obiettivo quello di contrastare e ridurre i comportamenti di bullismo giovanile, manifestandosi in diverse forme di violenza verbale, fisica e psicologica. Lo spettacolo teatrale, interpretato da Patrizio Oliva, ripercorre la sua vita personale e sportiva, mettendo a nudo con coraggio e senza filtri le drammatiche vicende che hanno segnato la sua quotidianità familiare. Solo con una caparbia forza morale e crescente maturità è riuscito a superarle, trasformandole in momenti di forza, crescita culturale e sociale. Patrizio Oliva, nato il 28 gennaio 1959 a Napoli, è uno dei più grandi pugili che l’Italia abbia mai avuto. La sua storia è quella di un ragazzo cresciuto in un ambiente semplice, che con il sudore e il sacrificio è riuscito a diventare un campione riconosciuto a livello mondiale.
Patrizio si avvicinò al pugilato da giovanissimo, trovando nella palestra un rifugio e un’occasione per mettersi alla prova. Sin da subito si notò che aveva qualcosa di speciale: grande tecnica, intelligenza sul ring e una forza di volontà fuori dal comune. La sua carriera da dilettante fu straordinaria e culminò con la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca del 1980, nella categoria dei superleggeri. Fu un successo storico, che gli aprì le porte del professionismo.
Nel 1981 Oliva passò al pugilato professionistico, dove confermò tutto il suo talento. Nel 1986 conquistò il titolo mondiale WBA dei superleggeri battendo l’argentino Ubaldo Sacco. Fu un traguardo che fece sognare l’Italia intera, consacrandolo come uno dei migliori pugili della sua generazione. La sua carriera fu ricca di successi: in totale disputò 57 incontri, vincendone 49 (19 per KO) e perdendone solo 6. Si ritirò nel 1992, lasciando un’eredità sportiva che ancora oggi viene ricordata con grande affetto e ammirazione.
Non solo sport: Oliva si è messo in gioco anche come scrittore e attore teatrale, dimostrando di essere una persona poliedrica e sempre pronta a nuove sfide. Inoltre, è spesso coinvolto in progetti sociali e culturali, soprattutto nella sua Napoli, dove è considerato un simbolo di riscatto e determinazione. Patrizio Oliva è molto più di un ex pugile: è un esempio di forza, sacrificio e umiltà. La sua storia dimostra che, anche partendo da una realtà difficile, con impegno e dedizione si possono raggiungere traguardi incredibili. Ancora oggi, il suo nome è sinonimo di eccellenza nello sport italiano e di speranza per chi lotta per realizzare i propri sogni.
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Patrizio Oliva, campione olimpico di pugilato, sta portando nei teatri italiani uno spettacolo autobiografico con un forte valore educativo, presentato anche al Teatro Comunale di Caserta, dove abbiamo avuto la possibilità di partecipare, come rappresentanti del nostro istituto Majorana-Bachelet, allo spettacolo teatrale Patrizio VS Oliva. Lo spettacolo racconta la sua vita, partendo dall’infanzia difficile nei vicoli di Napoli fino alla sua straordinaria carriera sportiva, sottolineando temi come il sacrificio, la legalità e la forza di volontà per superare le avversità. Oliva descrive le sfide affrontate, inclusa la povertà e la tentazione della criminalità, mostrando come lo sport gli abbia offerto una via di riscatto. Attraverso il suo racconto, incoraggia i giovani a perseguire i propri sogni senza ricorrere a scorciatoie pericolose e invita i genitori a ricostruire il dialogo con i figli in un’epoca in cui i social media spesso veicolano messaggi sbagliati. L’attrice Rossella Pugliese interpreta il ruolo della madre di Oliva nello spettacolo, evidenziando il supporto familiare nella sua crescita. Dopo ogni rappresentazione, il pubblico partecipa a un dibattito sui valori dello sport, il bullismo e il contrasto alla violenza, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani e creare un ambiente educativo più positivo. Lo spettacolo è sostenuto dall’Associazione Culturale Arteteca e da istituzioni sportive e culturali. Al termine dello spettacolo, è stato seguito un dibattito condotto dal giornalista Gianfranco Coppola, in cui Patrizio Oliva si è confrontato con gli studenti, gli insegnanti e altri ospiti del mondo dello sport, sugli spunti e le sollecitazioni emersi durante la visione dello spettacolo. Ha discusso e si è aperto al confronto dialettico su un piano assolutamente paritario. È stata per noi alunni un’esperienza veramente toccante ed emozionante.
Cristian Vigliotti
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Noi alunni della redazione del giornalino scolastico abbiamo dato il via a un contest semplice ma profondo: Cos'è per te l’amore?
Per raccogliere le vostre risposte, abbiamo posizionato una scatola dedicata, senza aspettarci davvero quanta partecipazione avrebbe generato. E invece, siamo rimasti stupiti: più di 120 biglietti sono stati scritti e lasciati da alunni e professori. Vogliamo ringraziare di cuore tutti voi per aver condiviso pensieri così sinceri e profondi. Inizialmente avevamo pensato di selezionare solo cinque risposte, ma ci siamo accorti che sceglierne così poche sarebbe stato riduttivo. Così, alla fine, abbiamo deciso di premiare dieci tra le più belle e significative, che ora potete trovare nelle varie bacheche esposte a scuola… ma anche qui! La selezione non è stata affatto semplice. Abbiamo letto ogni biglietto con attenzione e abbiamo cercato di scegliere quelli che, nel loro insieme, potessero rappresentare al meglio tutti i diversi pensieri emersi. Questa non è una classifica dal più bello al meno bello, ma un elenco casuale di frasi che ci hanno colpito e che, secondo noi, racchiudono un po’ tutte le sfumature dell’amore.
Ecco le 10 risposte che ci hanno emozionato di più:
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Una delle cose che ci ha fatto più piacere è stato notare che molti di voi hanno dedicato i propri pensieri alla famiglia, dimostrando quanto l’amore sia presente nei gesti quotidiani e negli affetti più sinceri.
Anche noi della redazione del giornalino ci siamo messi in gioco e abbiamo provato a dare la nostra definizione di amore.
"Per noi l’amore è ciò che vediamo ogni giorno nella sua semplicità. È quel tocco veloce tra le mani che, pur distratto, lascia dentro una scintilla capace di cambiarti. È un bacio inaspettato, ma sincero, capace di farti sentire vivo. L’amore è anche quella lezione che aspetti con impazienza, perché il professore che la tiene riesce a trasmetterti la passione per ciò che fa, rendendo ogni parola speciale. L'amore è quella signora che non conosco sul balcone ma che ogni mattina esce per darmi il buongiorno con il suo sorriso.
Ma poi c’è un altro tipo di amore. Quello eterno. Quello che brucia dentro e accende ogni parte di te. È la persona di cui non puoi fare a meno, che basta sapere accanto, anche in silenzio, per sentirsi al sicuro. È quella presenza che scalda l’anima e ti fa stare bene, sempre. È quella persona che, senza neanche provarci, illumina tutto."
Ma è non finita qui!
A breve troverete una nuova box con un’altra domanda pronta ad aspettare i vostri pensieri. Dopo il successo di questa prima raccolta, ci aspettiamo la stessa serietà e partecipazione da parte di tutti.
Restate sintonizzati: siamo certi che, ancora una volta, saprete sorprenderci.
Grazie a tutti per aver reso questa esperienza così speciale!
La Redazione
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Il festival di Sanremo è ormai finito…a vincere il 75esimo Festival della musica italiana è stato Olly con il suo brano “Balorda nostalgia”.
Ecco la classifica della serata finale:
Primo posto: Olly
Secondo posto: Lucio Corsi
Terzo posto: Brunori sas
Quarto posto: Fedez
Quinto posto: Simone Cristicchi
Ma in molti non sono stati d’accordo con questa classifica. Fuori all’Ariston fischi e cori per Giorgia e per Achille Lauro…e voi chi avreste preferito vincesse?
Ascolti Record
Anche quest'anno il Festival di Sanremo ha registrato numeri impressionanti. La serata finale ha raggiunto una media di share del 65%, con picchi del 72% nei momenti clou della premiazione. Un successo che conferma ancora una volta l'importanza dell'evento per il pubblico italiano.
Serata Cover
Nella serata cover a ottenere la vittoria è stata Giorgia insieme ad Annalisa con il brano Skyfall di Adele. Sui social in molti avevano previsto che questa cover fosse stata uno spettacolo e proprio così è stato! Il risultato è stato dato dal voto della stampa, delle radio e del televoto da casa.
E per quanto riguarda il FantaSanremo?
Per quanto riguarda il FantaSanremo quest’anno durante la serata cover abbiamo Sarah Toscano che ha conquistato 300 punti, poi Olly con 270 punti e Marcella Bella con 255 punti. Per chi aveva Olly nella propria squadra si è guadagnato ben 100 punti solo per la sua vittoria! Nella nostra scuola, alunni e docenti hanno creato una lega del FantaSanremo, partecipando con entusiasmo e rendendo ancora più coinvolgente l'esperienza del Festival.
I Co-conduttori di Sanremo 2025
Carlo Conti ha condiviso il palco con una serie di co-conduttori che hanno portato freschezza e dinamismo al Festival. Tra questi, Gerry Scotti, Antonella Clerici, Bianca Balti, Cristiano Malgioglio, Nino Frassica, Elettra Lamborghini, Miriam Leone, Katia Follesa, Mahmood, Geppi Cucciari, Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan che hanno saputo conquistare il pubblico con il loro stile unico e la loro presenza scenica.
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Gossip Sanremo
Quest’anno il Festival ci ha regalato un sacco di sorprese e di situazioni…divertenti. Come Tony Effe e i suoi gioielli: ha accusato la produzione di aver fatto esibire altri cantanti con gioielli e lui no. Un altro argomento molto discusso sui social è stata la velocità del nuovo conduttore, Carlo Conti. Infatti, abbiamo visto come rispetto all’anno scorso il Festival sia finito molto prima rispetto a quando lo conduceva Amedeus. In più, Fedez ha rilevato di dedicarsi solo ed esclusivamente alla musica dopo il grande scandalo tra Chiara Ferragni e Melissa Satta ( la presunta amante di Fedez). Achille Lauro, nella sua intervista, ha dichiarato di non aver parlato ancora con Fedez dopo le accuse di essere stato con la Ferragni, ma ha aggiunto di non avere timore e di augurargli il meglio!
Che dire… Ormai il festival è finito e ci ha regalato compagnia e divertimento in questi giorni…ora attendiamo l’Eurovision con Olly e la sua “Balorda nostalgia”.
Alessia Rivetti
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Ogni anno il 14 febbraio si celebra la festa di San Valentino, il giorno più romantico dell'anno, le coppie trovano nuovi modi per dimostrare alla loro dolce metà il proprio amore eterno, eppure nessuno si ferma a chiedere: come mai San Valentino si chiama così? Ci sono molte possibili fonti della leggenda di San Valentino, ma una delle più popolari e diffuse racconta di come l'imperatore Claudio II avesse vietato i matrimoni per i soldati, convinto che i celibi fossero combattenti migliori, San Valentino continuò in segreto a celebrare matrimoni per giovani coppie innamorate, finché non fu catturato e ucciso.
San Valentino è diventata man mano una festa diffusa anche tra altri tipi di amore, anche platonico, ciò non segna la morte della celebrazione dell'amore romantico; gli ideali della festa sono però mutati nel corso del tempo, grazie alla tecnologia: i social hanno plasmato il modo in cui viviamo le nostre relazioni.
Ci sono diversi aspetti, sia positivi sia negativi, riguardo questo argomento. Da un lato i social ci permettono di stringere legami affettivi che senza di essi sarebbe difficile mantenere; l’altra faccia della medaglia, invece, ci suggerisce che, a causa dei social network, si va incontro ad una pressione maggiore nel dover mostrare una perfezione che non sempre esiste nella vita reale.
Rispetto al passato, quando i social non erano ancora presenti, ci si può rendere conto di quanto sia cambiato l’approccio con l’altra persona. Mentre nei decenni precedenti, per fare il “grande passo” della conoscenza, bisognava ricorrere ad un corteggiamento che comprendeva lettere o cogliere l’occasione per una chiamata, oggi si ricorre al semplice messaggio…portando alla distruzione di ciò che è il romanticismo. I rapporti diventano sempre meno veri.
Ciò non sta a significare che il vero amore, “quello di una volta”, è scomparso ma sicuramente è un obiettivo molto più difficile da conquistare. Per viverlo bisogna essere disposti a mettersi a nudo, a dimostrare le proprie debolezze senza nascondersi. Nonostante tutti i cambiamenti avvenuti e che continueranno ad avvenire, l’amore vero esisterà sempre. San Valentino ci dà la possibilità di riscoprire quella parte dell’amore che ormai sta sempre più scomparendo: quella più genuina. Questa giornata ci permette di esplorare i valori presenti nelle piccole cose, nella bellezza dello stare assieme e nell’essere presenti per l’altra persona.
Angela Pesce
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Since we’ve already discovered the impact of Korean TV series and witnessed the expanding influence of Korean culture worldwide, it’s time to explore one of Korea’s most famous dishes Gimbap (김밥) . You’ve probably heard of it before, maybe even seen it in Squid Game or other K-dramas. At first glance, it might seem similar to sushi, rolled seaweed, rice, and fillings but there’s a small difference that makes Kimbap uniquely Korean. Unlike sushi, Kimbap features savory, seasoned rice and a variety of fillings like pickled radish, beef, and spinach. It’s not just a dish; it’s a slice of Korean tradition, and it’s time to dive into how to make it yourself
Ingredients:
• 5 sheets of seaweed (gim/nori)
• 4 cups cooked rice (2 cups short-grain rice)
• 227 grams of beef (skirt steak, tenderloin, or ground beef)
• 1 large carrot, cut into matchsticks
• 5 strips yellow pickled radish (danmuji)
• 200 grams of spinach (1 small bunch), cooked and rinsed
• 3 eggs
• 3 garlic cloves, minced
• 2 teaspoons soy sauce
• 1 tablespoon + 1 teaspoon sugar
• 1½ teaspoon salt
• 2½ tablespoons sesame oil
• Vegetable oil
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For the Rice:
Mix cooked rice with ½ teaspoon salt and 2 teaspoons sesame oil. Let it cool.
For the Spinach:
Mix spinach with 2 minced garlic cloves, add ½ teaspoon salt, and 2 teaspoons sesame oil. Set aside with pickled radish.
For the Carrots:
Mix carrot matchsticks with ¼ teaspoon salt and let sit for 5-10 minutes.
Heat a pan with a little vegetable oil. Squeeze water from carrots, then cook for 1 minute and set aside with spinach.
For the Beef:
Cut beef into thin strips. In a bowl, mix beef with soy sauce, 1 minced garlic clove, ¼ teaspoon black pepper, sugar, and sesame oil. Let marinate.
For the Eggs:
Beat eggs with ¼ teaspoon salt.
Heat a pan with a little oil, pour in eggs, and cook on low heat.
Flip and cook for 5 more minutes.
Once the omlette is cooked, cut it into strips and set aside.
Cooking the Beef:
Heat a pan and cook the marinated beef until done. Set aside.
Assembling the Gimbap:
Lay a sheet of seaweed, shiny side down, on a bamboo mat and spread your cooked rice on the seaweed, leaving space at the top.
Place beef, carrots, pickled radish, egg strips, and spinach in the center of the rice and start to roll tightly, ensuring the filling stays in the center.
Remove the mat
Finishing Touches:
Slice the roll into 5 pieces (2cm each) and serve immediately.
Enjoy your김밥!
Erika Aleksandra Markova
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