LA SVEGLIA DEL LUNEDI'

Drin drin drin…SVEGLIA, è tardi!
Non avere fretta diceva il Leopardi.
“Uffa, che pesantezza!” dice la mente
mentre scivoli dal letto lentamente.
Il lunedì è sempre un dramma
per chi va a scuola e legge il programma.
La sveglia del lunedì
non è la stessa di ogni dì.
Dopo due giorni di cene, merende e stravizi
potresti non sentirti in forma per i nuovi inizi.
Una nuova settimana sta per iniziare
per questo ti devi presto ricaricare.
Basta un sorriso e un buongiorno
per rallegrarti tutto il giorno.
Dai, il lunedì non è così brutto!
Ci vuole sempre un po' di speranza in tutto.


Paolo Vigliotti

Se l’amore fosse un tuffo, scommetto che la maggior parte di noi resterebbe sulla riva, guardando gli altri fare il grande salto. E sapete perché? Perché abbiamo paura. Sì, ragazzi, paura. Paura di farci male, paura che l’acqua sia troppo fredda, paura di non essere pronti o che magari non saremo all’altezza. E alla fine ci convinciamo che sia meglio restare fermi. Ma vi svelo un segreto: non lo è. Perché, parliamoci chiaro, non serve un genio per capire che restare sulla riva è comodo, ma credimi, non ti fa crescere. Non ti fa provare quel brivido che arriva quando decidi di buttarti. Non ti fa vivere davvero. Non devi fare il tuffo più spettacolare del mondo, basta provare, anche quando il cuore ti batte come un tamburo e la testa ti urla che “non è il momento giusto!” Ma ricorda, quel momento perfetto non arriverà mai. Cosa c’è di peggio che stare lì a pensare: “E se avessi fatto quel salto?” Quella domanda ti seguirà per sempre, e tu non potrai rispondere perché quel salto non lo hai fatto. La risposta a certe domande è nel momento in cui ti fai coraggio e salti, occhi chiusi, cuore aperto, senza pensare troppo. Lo so, tuffarsi senza guardare sembra da pazzi, ma quando è il cuore a spingerti, non c’è logica che tenga. Non ci sono guide da seguire, non ci sono ricette perfette. C’è solo quel momento che avrebbe potuto renderti felice, ma tu hai deciso di restare nella tua zona di confort. E ti dico una cosa: non esistono tuffi giusti o sbagliati. Esistono solo quelli che ti fanno sentire vivo. E se l’acqua è fredda come pensavi? Chi se ne frega! Esci, asciugati e riprova. Finché non ti va bene. Perché la vera vittoria non è stare fermi a guardare gli altri fare il salto, ma buttarti e
capire che, anche se fa paura, alla fine è stata una figata. Ora ti faccio due domande. Ma prima ricordati una cosa: anche se cadi, anche se ti senti imbarazzato o stupido, quello che ti rimarrà è il ricordo di un tuffo fatto con il cuore aperto E adesso, le domande finali: vuoi davvero sapere se l’acqua è fredda? E se non ti tuffi adesso, quando lo farai?

Giovannina Cimmino

Not using Beacon yet?