Bambini, animali e piante: come procedere?

Proprio come quando si fanno le grandi pulizie, il trasloco è sempre anche una buona opportunità per liberarsi di ciò che non serve più. Quindi è perfettamente inutile riempire scatoloni intitolati “roba che al momento non serve” e metterli in cantina o in garage. Devono essere smaltiti. Regaliamo, mettiamo in vendita o buttiamo tutto ciò che non vogliamo più avere nella nuova casa. Meno scatoloni da portare= meno costi di trasporto=meno tempo per rimettere tutto a posto=più tempo per riuscire a godere a pieno la nuova casa, che deve essere preparata prima del trasloco.

Risultati immagini per decluttering my homeQuindi l’imbiancatura e i piccoli lavori di ristrutturazione devono essere fatti prima del trasloco, poi si montano i mobili e infine si riorganizza, con calma, tutta l’abitazione.

Nel momento in cui ogni scatolone sarà sistemato nella camera giusta, cominciamo a riordinare dalla stanza che utilizziamo di più: se nel periodo del trasloco mangiamo dalla mamma, dalla suocera, o da un’amica, per esempio e andiamo solo a dormire nella nuova casa, potremmo cominciare proprio dalla camera da letto, per “impossessarci” al più presto di tutta l’abitazione; se, invece, ci ospitano a dormire, forse è meglio cominciare dalla cucina, che è sempre un luogo di forte comunione familiare.

Così come non abbiamo chiuso in fretta gli scatoloni, prendiamoci del tempo per decidere l’ordine con il quale li apriremo. Ma non procrastiniamo troppo: nel giro massimo di un paio di settimane, tutto deve trovare la giusta collocazione. Soprattutto se sono coinvolti dei bambini, che sono abitudinari per definizione e che potrebbero vivere il trasloco come un momento difficile.


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Tralasciando gli aspetti psicologici (di cui parlerà Chiara nel prossimo capitolo) i bambini dovrebbero essere coinvolti anche praticamente nel trasloco. Certo, il loro coinvolgimento dipende dall’età che hanno, e se per i più piccoli può essere utile chiedere loro di aiutarci a riporre i vestiti, i loro giochi, i libri (magari non le tazzine di porcellana, per capirsi…), ai più grandi si può affidare il compito di numerare gli scatoloni e di compilare il quaderno con il loro contenuto. Se coinvolti, i bambini vivranno il trasloco come una nuova avventura e lo affronteranno con più serenità.


Anche per gli animali è opportuno usare qualche accorgimento.



I cani

Se è possibile, facciamo conoscere la nuova abitazione al nostro cane prima di trasferirvi, in modo che possa “tastare” il territorio e se lasceremo nella casa nuova un po’ di cibo o uno dei suoi giochini, al momento del trasloco l’animale non si troverà in un ambiente completamente estraneo. Diamogli il tempo di associare la nuova casa a un posto positivo. Sarebbe buona cosa traslocare nella nuova casa anche il suo odore: basta prendere qualcosa di suo e seminarlo in giro per le nuove stanze. Aggiorniamo subito le targhette identificative e se l'animale ha il microchip, facciamo cambiare i dati anche su quello: dal momento che siamo in un posto nuovo, anche per l’animale è più facile perdersi. Non obblighiamolo a uscire in terrazza o in giardino se non vuole. Non obblighiamolo neppure a gironzolare per la casa: quando sarà pronto esplorerà la casa da solo e senza ansie.


I gatti

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A differenza del cane, il gatto non ha bisogno di fare dei sopralluoghi che, anzi, risulterebbero fonte di inutili stress.

Il momento migliore per portare il gatto nella nuova casa, infatti, è proprio alla fine, quando in casa è già quasi tutto a posto. Se, però, è necessario portarlo prima, cerchiamo di sistemarlo in una stanza in cui possa starsene per conto suo con tutte le sue cose: la sua ciotola, la sua lettiera, i suoi giochi, una scatola capovolta in cui possa nascondersi all’occorrenza e, magari, un nostro indumento, in modo che possa ritrovare odori familiari. Gli odori sono molto importanti: sarebbe addirittura meglio passare sugli stipiti di porte e finestre uno straccetto con il quale si è strofinata precedentemente la sua guancia, che gli darà subito la sensazione di trovarsi in un ambiente conosciuto.

Come il cane, invece, anche il gatto non deve essere forzato a lasciare la stanza in cui lo abbiamo sistemato inizialmente. E’ normale se, all’inizio, non vorrà esplorare la nuova casa. Probabilmente perlustrerà il nuovo ambiente di notte, in silenzio e senza nessuno a disturbarlo. Se ci sono balconi o giardini, non facciamolo uscire subito il gatto; aspettiamo almeno un mesetto, perché potrebbe andare a farsi una passeggiata e non essere più capace a ritrovare la strada del ritorno.

Un buon sistema per evitare che un gatto se ne vada da una nuova casa è di mettergli del burro sotto le zampe, passerà ore a leccarselo via e quindi si abituerà al nuovo posto.


Acquario

Risultati immagini per traslocare un acquarioPer traslocare un acquario (di pesci o di tartarughe) è necessario svuotarlo dall’acqua e togliere l’intero contenuto (ghiaia, piante vere o finte, pietre, il meccanismo di ossigenazione dell’acqua).

Gli animali andranno sistemati in unavaschetta di piccole dimensioni adatta al trasporto dalla quale verranno spostati di nuovo nell’acquario che dovrà essere ripristinato nel più breve tempo possibile.


Canarini e altri uccelli

Per i volatili il trasporto è semplice, perché è sufficiente coprire la gabbia con un panno pulito per evitare traumi visivi che possano spaventarli.


Consigli vari

Non trasportiamo gli animali nel cassone di un camion. Potrebbero esserci degli oggetti che si muovono e che cadono loro addosso; ci sono rumori insoliti che potrebbero spaventarli e la temperatura non è regolata.

Non è consigliabile neanche lasciare che un animale sia libero in macchina: è una distrazione forte per il conducente e potrebbe essere pericoloso per entrambi in caso di incidente. L’ideale, nel caso di cani e gatti, è tenerli nel trasportino o, per il cane legato su un sedile apposta (si trovano online, fatti per cani). Inutile dire, ma doveroso ricordarlo, di non lasciare mai l'animale incustodito in un veicolo: soprattutto in estate la temperatura potrebbe diventare letale.

Nel giorno del trasloco ricordiamoci di mettere a portata di mano in un sacchetto cibo, acqua, ciotole, cuccia e sacchettini per i loro bisogni: tolti dalla loro routine, gli animali potrebbero risentirne e sporcare quando e dove meno ce l’aspettiamo!

Se cambiamo radicalmente città o addirittura paese, infine, è importante cercare subito il nuovo veterinario di fiducia: procrastinare al momento in cui se ne avrà bisogno potrebbe creare problemi.


Le piante

Anche per traslocare le piante è necessario tenere a mente qualche accorgimento. La cosa più importante è ridurre al minimo i volumi, stringendo al tronco i rami sporgenti che devono essere bloccati con un po' di spago o, meglio, con striscioline di tessuto che non “segano” troppo. Se le piante sono molto grandi possiamo anche inserire tra un fusto e l’altro della carta stropicciata, in modo da farle respirare, ma da evitare spostamenti bruschi. Bagniamole almeno il giorno prima del trasloco, affinchè l’acqua sia totalmente assorbita e i vasi non sgocciolino proprio sopra uno scatolone di libri o di documenti… Le piante possono essere inserite negli scatoloni per facilitare il trasporto (magari mettendo sul fondo della scatola intorno al vaso del materiale che ammortizzi eventuali colpi, per evitare che il vaso si sposti) ma assicuriamoci che ci sia un buon ricircolo di aria, tenendo la parte superiore della scatola aperta. L’imballaggio delle piante deve essere fatto la sera prima o addirittura la mattina stessa del trasloco e devono essere caricate per ultime in modo che possano essere scaricate e risistemate nel minor tempo possibile. Se il viaggio di trasloco è lungo è necessario assicurarsi che la terra si mantenga umida: mettiamo sulla terra a questo scopo dei batuffoli di cotone o dei fogli di carta assorbente stropicciati e imbevuti, se possibile, con acqua piovana. Se traslochiamo in estate mettete il cotone o la carta bagnata nel freezer la sera prima: manterranno la temperatura del vaso più fresca.

Anche le piante hanno bisogno di ambientarsi e pertanto aspettiamo un po’ a travasarle se vogliamo sostituire il vaso, perché ogni piccolo cambiamento potrebbe comprometterne la salute.